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ONiric Sound Experience

Siamo qui come anche in tutti i regni dell'onirico. Framentati, divisi, dimenticati, tra le frange del tessuto Osirideo. Mai nati eppure vissuti, ma mai resi vivi, a causa delle frammentazioni che non corrispondono al nostro vero esistere. Sempre noi siamo, tra l'incudine e un martello che ci avanza pretese, che impone condizioni, che incute timore, un timore mai estorto, ma sempre ripetuto che avanza per triplette anonime che scoordinano il nostro creato, vissuto ora come incalzante speranza. Potrà uno specchio ridarci la condizione di Vivi? Inarrestabile energia. Immutevole creatrice di motevoli forme, che plasmano e riplasmano la vita circostante, che subisce l'effetto di un incanto che perdura, nell'infinito io sono. “Io sono” multiplo e molteplice che si divide e si unisce che si incanta e si reincanta, fino all'ultima forma, assoluto. L'assoluto, forma delle forme, che non divide mai se stessa ma che è uno. Uno non infranto e infrangibile, uno non desiderato ma intessuto inestricabilmente con le altre forme dell'esistere. E' nell'onirico l’io non sono... Riordinare l’onirico, riportare la forma perduta nell’esistere, reintegrarla nell’io sono è lo scopo di ognuna di queste esperienze in musica, suono e canto. Le faccie dell’ologramma perduto possono reiscriversi nella coscienza e nella memoria attraverso questi flussi, vissuti con partecipazione e ascolto attivo.

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